Un rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo afferma che tra il 2006 e il 2011, l’Africa ha registrato il più alto tasso di rendimento degli afflussi di investimenti esteri diretti: 11,4%. Questo è confrontato con il 9,1% in Asia, l’8,9% in America Latina e nei Caraibi. La cifra globale è del 7,1%.

l’Africa si estende per più di 30 milioni di km2 e si stima che contenga oltre il 65% delle risorse naturali dell’intero pianeta (oro, petrolio, rame, ferro, bauxite, ecc.) e una risorsa immensa: la terra coltivabile; un buon esempio di investimenti e’ quello dell’ ENI in Mozambico ed il giacimento di Gas naturale.

Sei dei 12 paesi in più rapida crescita al mondo si trovano in Africa (Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’Avorio, Mozambico, Tanzania e Ruanda). Inoltre, tra il 2018 e il 2023, le prospettive di crescita dell’Africa saranno tra le più alte al mondo, secondo il IMF (International Monetary Fund).

Le economie africane si stanno impegnando maggiormente nella diversificazione della produzione, rispetto all’attuale focus sulle esportazioni di materie prime. Dal punto di vista fiscale, inoltre, molte economie africane hanno iniziato ad attuare politiche anticicliche, attenuando l’impatto economico derivante dalla volatilità dei prezzi delle commodities.

In tutto il continente sono in costruzione nuovi aeroporti, strade, porti e centrali elettriche. Inoltre, il continente africano non ha il bagaglio strutturale del passato, quindi sono molto aperti all’adozione delle ultime technologie che comporta, in alcunicasi, un progresso piú veloce di molti paesi occidentali. Questo è un altro vantaggio per l’export in Africa.

Il continente ha registrato, negli ultimi venti anni, un’importante riduzione dei conflitti armati e un miglioramento delle condizioni politiche, oltre che di tutti i principali indicatori sociali.